Breithorn occidentale

13 persone in vetta con le guide alpine di Ossolalpine.

il Team di Ossolalpine

6/25/20252 min read

Il Breithorn Occidentale, con i suoi maestosi 4.165 metri, si erge come la prima grande vetta oltre i quattromila della catena di confine tra Italia e Svizzera. Guardando verso oriente, questa magnifica montagna apre la strada a una sequenza di giganti alpini che culminano nella Roccia Nera, passando per le cime gemelle del Breithorn Centrale e Orientale. Il suo versante meridionale è un regno di ghiaccio e luce: il Grande Ghiacciaio di Verra lo avvolge completamente, una distesa bianca che solo nelle estati più aride o a fine stagione lascia intravedere, come preziosi segreti, sottili cordoni rocciosi che affiorano timidamente dal manto glaciale.

Prepararsi a questa escursione significa immergersi in un ambiente di rara bellezza, dove ogni passo regala panorami mozzafiato e sensazioni uniche. Non lasciatevi ingannare dalla semplicità apparente della descrizione: qui c’è davvero tanto da vedere, da vivere, da respirare. L’intero percorso si snoda sul ghiacciaio, un mondo sospeso tra cielo e terra, dove la neve scricchiola sotto gli scarponi e il silenzio è rotto solo dal vento e dal battito del proprio cuore. Sciare lungo la dorsale sud-ovest del Breithorn Occidentale non ha nulla a che vedere con le piste battute del Ventina: qui la montagna è vera, autentica, e le insidie sono sempre in agguato. I crepacci ci sono, spesso nascosti, pronti a ricordare che il rispetto per l’ambiente alpino non è mai abbastanza. Serve attenzione, prudenza, e una buona dose di esperienza.

La salita classica parte dal Plateau Rosà e segue inizialmente le piste del versante svizzero, lambendo le pendici del Piccolo Cervino. Da qui, con un ampio semicerchio, si aggira il suggestivo Piano dei Gemelli, un altopiano di neve e ghiaccio che sembra uscito da un sogno. Lentamente, metro dopo metro, ci si avvicina ai piedi dell’imponente versante sud-ovest del Breithorn Occidentale. Da questo punto in poi, una serie di diagonali tracciate con cura portano verso la cresta sommitale. Il respiro si fa corto, l’emozione cresce: pochi passi ancora e si raggiunge la vetta, spesso affollata da alpinisti e sognatori provenienti da ogni parte del mondo.

E poi, su quella cima, tutto si ferma. Lo sguardo spazia a perdita d’occhio sulle Alpi, il cielo sembra più vicino, e ogni fatica si dissolve davanti alla grandiosità del panorama. Che altro aggiungere? Basta lasciarsi andare, scattare qualche foto e custodire per sempre il ricordo di un’avventura indimenticabile.