Col de Berard mt 2497 del 02 aprile.

report dell'uscita del 02/04/2025

il Team di Ossolalpine

4/4/20252 min read

Quella mattina avevamo programmato un’altra traversata della magnifica Vallée Blanche, ma il meteo aveva deciso diversamente. Il vento tempestoso e le nuvole minacciose che avvolgevano il Monte Bianco ci hanno costretto a cambiare i nostri piani. Non ci siamo scoraggiati: la montagna è così, imprevedibile e affascinante. Con un po’ di fortuna e tanta voglia di avventura, abbiamo optato per una sci alpinistica nella valle di Chamonix, puntando al Col de Berard nel cuore del Parco Nazionale delle Aiguilles Rouges.

La giornata è iniziata presto, con l’aria frizzante che prometteva emozioni. Il sole ci ha accompagnato fin dai primi passi, regalandoci un ambiente mozzafiato: vasti pendii innevati si aprivano davanti a noi, circondati da cime maestose. Ogni passo era un invito a esplorare, ogni curva una scoperta. Mentre salivamo, il silenzio della natura era interrotto solo dal suono dei nostri sci che solcavano la neve fresca. Era come essere in un altro mondo, lontano dalla frenesia quotidiana.

La fortuna ci ha sorriso: il nostro percorso era completamente riparato dal vento e baciato dal sole. Intorno a noi, invece, il versante del Monte Bianco da Courmayeur a Chamonix era immerso in un mare di nuvole e battuto da raffiche impetuose. Guardare quel contrasto era quasi surreale; sembrava che la montagna ci avesse scelto per mostrarci il suo lato più accogliente.

Raggiungere il Col de Berard è stato un trionfo: una vista spettacolare si è aperta davanti ai nostri occhi, con panorami che sembravano dipinti. Abbiamo respirato profondamente quell’aria pura e gelida, sentendoci vivi come mai prima. La discesa è stata pura magia: neve perfetta sotto gli sci e un cielo limpido sopra di noi. Ogni curva era una danza con la natura, ogni momento un ricordo indelebile.

Non posso non menzionare i miei compagni di avventura: Marta, Damiano e Claudia. Grandi amici e grandi esploratori, con cui condividere questa esperienza ha reso tutto ancora più speciale. La loro energia e il loro entusiasmo hanno trasformato una giornata già straordinaria in qualcosa di unico.

Ora che ripenso a quella gita, sento già il desiderio di tornare. Il Col de Berard non è solo una meta; è un’esperienza che ti entra nel cuore e ti chiama a riviverla. La montagna ha sempre qualcosa da insegnare: pazienza, rispetto e la capacità di adattarsi. E noi l’abbiamo ascoltata, seguendo le sue regole per scoprire una bellezza che va oltre ogni aspettativa.